Una nuova fattura complica la posizione di Fabrizio Bertot …

 

L’ultima udienza del processo Minotauro tenutasi il 28 di Maggio presso l’ Aula Bunker Lorusso e Cotugno, ha visto i pubblici ministeri cercare di fare chiarezza su una fattura pagata dalla Stamet s.p.a ( società che annovera tra i suoi soci l’ormai eurodeputato Fabrizio Bertot )  alla Fratelli Macrì srl, di cui fino al 2011 era amministratore unico quel Giovanni Macrì indagato, assieme, al segretario comunale di Rivarolo Canavese per voto di scambio e modalità mafiosa, proprio durante la campagna elettorale per le elezioni europee dell’ ex sindaco di Rivarolo Canavese

Di seguito il resoconto della parte di udienza in cui i tre testi interessati sono stati ascoltati sulla vicenda.

Il primo teste ad essere interrogato dal pm Giuseppe Riccabono è stato il Maresciallo Capo Scalia Massimiliano della Guardia di Finanza di Torino, colui che ha avuto, per primo, la possibilità di esaminare la fattura in discussione.  Tale  fattura è stata emessa il 30 maggio del 2009 per un imponibile di 29.051 relativamente ad una prestazione di manutenzione straordinaria presso la sede della Stamet s.p.a .

Il pubblico ministero si sofferma sui timbri del pagamento: sono due, apposti dalla contabilità della Stamet s.p.a, in un arco temporale minimo; il primo risulta infatti applicato il 30 maggio e il successivo il 31. Il maresciallo Scalia, sollecitato da una domanda dell’accusa, aggiunge come sia inusuale la doppia timbratura, in quanto, normalmente, se ne appone una singola alla fine del mese in corso. 

La fattura è stata “bonificata” per un importo lordo di 31 mila euro (IVA inclusa). Il suddetto bonifico è stato accreditato  sul conto della Famiglia Macrì s.r.l  l’8 giugno del 2009, a soli 9 giorni dall’ emissione della relativa fattura.

L’ Importo della fattura al netto dell’IVA risulta essere di 29mila euro. Una volta detratte le altre imposte relative, la cifra netta ricevuta dall’ azienda di Giovanni Macrì risulta essere di 19.929,28 euro.

Giunti a queste conclusioni il pubblico ministero chiede al teste se la Stamet s.p.a  ha prodotto della documentazione relativa ai presunti  lavori che sarebbero stati pagati da quella fattura, ma il maresciallo nega, asserendo che la ditta non è stata in grado di produrre alcun documento. Risulta inoltre anomala la tempistica del pagamento. Infatti, continua il maresciallo Scalia, i pagamenti delle fatture avvengono normalmente con scadenze di 30/60/90 giorni. Infine due dati a margine sono la mancanza di altri rapporti di lavoro tra la Fratelli Macrì s.r.l . e la Stamet s.p.,a. e l’ accertamento fiscale in corso presso la stessa Stamet s.p.a. da parte dell’agenzia provinciale delle entrate.

Terminata l’ audizione del Maresciallo Macrì, viene invitato a presentarsi davanti al giudice il secondo teste della vicenda:  Marco Cesaraccio, imprenditore ed amministratore delegato della Stamet s.p.a . Il signor Cesaraccio è socio Stamet da oltre 10 anni. Le quote societarie dell’ azienda  risultano  essere : Bertot Fabrizio  32,77% Bertot Sergio 5% Cesaraccio Marco 30%; il rimanente 10% è detenuto dalla stessa Stamet s.p.a.

Il pubblico ministero inizia l’ audizione chiedendo al teste se fosse in atto un accertamento fiscale presso la Stamet s.p.a.. L’imprenditore conferma, citando sia l’accertamento riguardo l’annata fiscale 2009 sia uno nuovo appena iniziato. La fattura in questione, è la 60/2009 e Cesaraccio in evidente contraddizione prima dichiara di non aver alcun ricordo di quella prestazione, in un secondo momento invece la definisce intervento straordinario tanto che il giudice deve richiamarlo affinchè dia risposte chiare e non contraddittorie; a questo punto viene chiesto al Cesaraccio chi oltre a lui avrebbe potuto disporre un intervento di quel genere. La risposta dell’ amministratore delegato della Stamet s.p.a. è : “può averlo solo disposto il mio co-amministratore e presidente della società che ha gli stessi identici miei poteri” alla domanda del P.M. “e si chiama ?” , il Cesaraccio risponde : “Bertot Fabrizio“.

Dopo un vivace dialogo tra il Presidente del Collegio dott.ssa Paola Trovati ed il teste relativo alla possibilità che il Bertot avesse potuto , nel passato, dare corso ad altre operazioni di questo tipo in prima persona, e sopratutto se ne ricordasse concretamente qualche esempio, il PM chiede ancora al Cesaraccio: “Oltre a lei e a Bertot Fabrizio c’è qualcun’altro in Stamet s.p.a. che potesse disporre quelle prestazioni e disporne i relativi pagamenti ?” , la risposta del teste è: “Disporre i pagamenti, no, assolutamente … o son stato io o è stato il Bertot

Terminata l’ audizione dell’ amministratore delegato della Stamet s.p.a. è ora iI turno del signor Mario Costa; attualmente pensionato è stato fino al 2012 responsabile della manutenzione all’ interno della stessa azienda. Il Costa, rispondendo a specifiche domande del P.M. dichiara di non ricordarsi di alcuna manutenzione effettuata dall’ azienda Fratelli Macrì s.r.l. e di non avere mai avuto rapporti con l’ azienda in questione.

A questo punto si conclude l’ audizione dei testi collegati a questa vicenda e l’ udienza prosegue con l’ ascolto di altri testimoni.

Non sappiamo quali siano le modificazioni che questa vicenda potrà portare alla posizione dell’ ex sindaco di Rivarolo Canavese ( che ha espresso, anche in questo caso,  l’ ormai consueto “no comment” )  , ma alla luce di quanto emerso in questi giorni ci sentiamo di ribadire quanto fosse lecito l’ appello, inascoltato, rivolto all’ ormai eurodeputato di non accettare, per una questione di opportunità politica, quella poltrona a Bruxelles almeno fino ad un definitivo chiarimento circa la completà estraneità della sua persona dai fatti legati all’ operazione Minotauro .

 

Riparte il Futuro: al via l'intergruppo parlamentare

Era una notizia che circolava da giorni negli ambienti e l’ufficialità è arrivata in un giorno importante per la memoria collettiva: il 23 maggio.

Ieri pomeriggio infatti si è svolta la prima assemblea dell’intergruppo parlamentare dei “braccialetti bianchi”. A presentarla in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati i rappresentanti di tutte le forze politiche (PDL, Sel, PD, Scelta Civica, Lega Nord, M5S), riunite nella lotta alla corruzione attraverso l’iniziativa Riparte il Futuro.

Nell’introduzione l’onorevole Claudio Fava ha sottolineato che la prima priorità del gruppo è quella di calendarizzare il provvedimento per la modifica del 416ter, così da mantenere l’impegno preso aderendo alla campagna Riparte il Futuro durante la campagna elettorale. Sul sito della campagna campeggia il countdown un meno 32 giorni e per questo motivo i parlamentari hanno deciso di compiere una stretta nei tempi, al fine di far passare la modifica entro il tempo stabilito, presentando il progetto di legge in commissione giustizia e al ministro competente.


Oltre a questo l’intergruppo ha voluto confermare un impegno più ampio rispetto alla singola modifica del 416ter, che però è sicuramente vista come il primo e indispensabile passo per comprendere anche la risposta del parlamento intero a queste tematiche.

Ecco il video della conferenza di presentazione dell’intergruppo con gli interventi di Claudio Fava, Rosa Villecco Calipari, Salvatore Micillo, Mario Sberna e di Leonardo Ferrante (responsabile scientifico della campagna Riparte il Futuro).

Cogliamo l’occasione per ricordare che l’adesione alla campagna non si ferma!

Se non avete ancora firmato, potete farlo seguendo questo link –> FIRMA QUI

CLAMOROSO : Il comune di Leinì ammesso come parte civile al Processo Minotauro

 

I giudici del Processo Minotauro hanno deciso di accogliere la nuova richiesta di costituzione di Parte Civile presentata dal comune di Leinì, la precedente richiesta era stata respinta durante le prime udienze del processo per un vizio di forma.

La svolta è avvenuta allorchè l’avvocato Calosso, legale del Comune di Volpiano , nel rinnovare la costituzione di parte civile di Volpiano ( a seguito della variazione delle imputazioni notificate  all’ ex sindaco Nevio Coral )  ha presentato richiesta di costituzione di parte civile anche per il comune di Leinì.

Partendo proprio, dalla modifica dei capi di imputazione , l’ avvocato Calosso ha impostato la propria richiesta motivandola con il fatto che : se vengono modificate delle imputazioni, è possibile che, a fronte di queste, si possano presentare nuove parti offese, anche a dibattimento in corso.

Il presupposto giuridico è stato appoggiato dal procuratore presente in aula e contestato dall’ avvocato di Nevio Coral per il fatto che nel nuovo capo di imputazione non vi erano addebiti nuovi ma vi era solo una maggiore specificazione di quelli già contestati.

Al termine di una breve interruzione per permettere ai giudici di riunirsi in camera di consiglio, la richiesta del Comune di Leinì è stata accolta e , quindi, da oggi il comune canavesano, attraverso i propri legali, diventa parte attiva nel dibattimento processuale.

Oggi 21 Aprile 2013 il nostro Presidio compie un anno di vita …

Il Presidio “Luigi Ioculano” è diventato realtà esattamente un anno fa. Era infatti il 21 Aprile del 2012 ed alla fine del Coordinamento Regionale di Libera, con un gesto simbolico  durante la breve cerimonia del “battesimo” , ci è stata consegnata la bandiera che decretava ufficialmente il nostro ingresso nella struttura di LIBERA .

Un GRAZIE di cuore alle amiche e agli amici del Presidio che hanno lavorato instancabilmente in questi intensissimi dodici mesi nel nome della cultura della Legalità

Un GRAZIE a tutti coloro che con il loro contributo, con la loro testimonianza di affetto e di condivisione dei messaggi di Legalità e di Trasparenza che abbiamo proposto nei modi più disparati in questi dodici mesi, non ci hanno fatto sentire SOLI …

Un GRAZIE a Luigi Ioculano che con il suo messaggio ed il suo esempio ha fatto da “stella cometa” al cammino del nostro Presidio

Un GRAZIE a Ilaria Ioculano che, con la sua presenza costante, per niente attenuata dalla distanza fisica, ha saputo condividere con noi questo cammino in compagnia di “Gigi”

L' ex sindaco di Rivarolo Canavese Fabrizio Bertot a Bruxelles ?

Il Presidio LIBERA “Luigi Ioculano” di Cuorgnè e Alto Canavese, nell’ apprendere del probabile, imminente, approdo dell’ ex sindaco di Rivarolo Canavese Fabrizio Bertot al Parlamento Europeo di Strasburgo, esprime tutta la sua perplessità e preoccupazione

 

Se è vero infatti, che l’ ex sindaco di Rivarolo non risulta, al momento, indagato in alcun procedimento giudiziario è altresì cosa nota che lo stesso è stato alla guida, dall’ Aprile 2008,  di un consiglio comunale sciolto il 25 Maggio 2012  ai sensi dell’art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 con le seguenti motivazioni, riportate all’ inizio e alla fine del decreto di scioglimento  : “Il comune di Rivarolo Canavese (Torino), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 13 e 14 aprile 2008, presenta forme d’ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione, il buon andamento e il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Le vicende analiticamente esaminate e dettagliatamente riferite nella relazione del prefetto hanno rivelato una serie di condizionamenti nell’amministrazione comunale di Rivarolo Canavese che, disattendendo ogni principio di buon andamento, imparzialità e trasparenza, hanno compromesso il regolare funzionamento dei servizi con grave pregiudizio degli interessi della collettività.”

Ricordiamo inoltre che Il segretario generale dello stesso consiglio comunale risulta   imputato ( a seguito delle indagini che hanno portato all’ Operazione Minotauro ) per il reato di voto di scambio politico mafioso, proprio a favore dell’ ex sindaco di Rivarolo Canavese e proprio in occasione delle elezioni al Parlamento Europeo , di cui lo stesso potrebbe entrare a far parte nei prossimi giorni.

 

Riteniamo quindi che sia più opportuno che lo stesso ex sindaco attenda le conclusioni del Processo Minotauro, per conoscere la verità su quanto è successo; quella verità che,  lui per primo, dovrebbe avere necessità di sapere quanto prima e, soprattutto, prima di intraprendere qualsiasi nuova attività politica e di rappresentanza del territorio.

Quella verità che , assieme ad una opportuna fase di riflessione e di  valutazione dei fatti accaduti , ci auguriamo possa permettere all’ ex sindaco di Rivarolo Canavese di non incorrere più negli incontri sbagliati del passato

Il Presidio LIBERA “Luigi Ioculano” di Cuorgnè e Alto Canavese,  data l’ importanza delle decisioni che vengono prese all’ interno del Consiglio Europeo, anche in ordine al finanziamento di opere importanti nei territori per il quale Fabrizio Bertot si è candidato , chiede all’ ex sindaco di Rivarolo Canavese di non accettare l’ incarico di parlamentare europeo.

Il Presidio LIBERA “Luigi Ioculano”, a seguito delle considerazioni indicate precedentemente, comunica che rimarrà vigile affinchè , anche in quest’ occasione,  non vengano meno i requisiti di legalità e di trasparenza che sono elementi indispensabili di una convivenza civile, riservandosi di intraprendere tutte le attività di sensibilizzazione necessarie nel caso in cui questo non avvenga.

Presidio Luigi Ioculano 2.0 – La giornata della memoria e dell'impegno via Twitter, #Fi16marzo !

Eccoci qua pronti per partire per la XVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno a FIRENZE

Faremo la diretta Twitter della giornata!

Nei due box trovate la nostra diretta tweet, la prima, e poi il flusso di tweet della giornata con l’hastag #Fi16marzo!



16 Marzo 2013 – A Firenze per un nuovo “rinascimento” della Legalità

CI SIAMO, la macchina organizzativa di LIBERA in movimento ormai da mesi, ha fatto l’ ennesimo miracolo: migliaia di persone anche quest’ anno saranno presenti alla “XVIII Giornata della Memoria e dell’ Impegno in ricordo delle vittime delle Mafie” che si svolgerà sabato 16 Marzo a Firenze e a cui, quest’anno, è stato dato il nome di “Semi di Giustizia Fiori di corresponsabilità.

In quest’ occasione anche la rappresentanza delle amiche e degli amici del Piemonte sarà molto numerosa, infatti ben 40 bus nella notte tra il 15 e il 16 Marzo si metteranno in cammino con un lungo serpentone che avrà come meta la culla del Rinascimento.

Tra questi 40 bus, ben 4 proverranno dal nostro territorio, due da Ivrea e dall’ eporediese e gli altri due , organizzati dal nostro presidio, e sui quali confluiranno iscritti e simpatizzanti di Libera da tutto l’ Alto Canavese.

Per quanto riguarda i nostri due bus, il ritrovo per i partecipanti è previsto per le ore 00.00 della notte tra venerdi 15 e sabato 16 presso il piazzale del Supermercato PAM a Rivarolo Canavese , e la partenza è prevista per le ore 00.30.

I bus arriveranno intorno alle 7.00 a Fortezza da Basso, ritrovo dal quale partirà, alle ore 9, il corteo che confluirà nella zona del Mandela Forum alle ore 11.

Questo il programma della giornata :
Ore 11:00 Inizio lettura dei nomi delle vittime di mafia sul palco e interventi dal palco
Ore 12:45 Inizio esibizione Fiorella Mannoia
Ore 15:00 Inizio seminari
Ore 17:30 chiusura seminari

Per il ritorno l’appuntamento è alle ore 18 nel piazzale del Mandela Forum dove ritroveremo i bus

Nei prossimi giorni vi documenteremo tutto quello che è accaduto durante la giornata.

“Io vi auguro di vestirvi con un vestito che non seguirà mai la moda. Vi auguro… robuste speranze ai piedi. Pantaloni fatti di impegno, le maglie che abbiano due colori: quello della libertà e della corresponsabilità. E portate un bel cappello, quello della conoscenza e dello spirito critico. Dobbiamo vestirici di tutto questo sempre. Questo il nostro impegno e la nostra speranza. Questo è Libera” – Don Luigi Ciotti

Conclusa la Mostra “Donne e mafie”

Si è conclusa il 9 Febbraio scorso la Mostra documentaria Itinerante “Donne & Mafie”, allestita dal Presidio “Luigi Ioculano” di Cuorgnè presso i corridoi del Palazzo Comunale, e creata da Rita Margaira che ci ha concesso una breve intervista il giorno in cui si è svolta la cerimonia dell’ inaugurazione.

Buona l’ affluenza di pubblico e di classi scolastiche di ogni ordine e grado durante le tre settimane in cui si è svolta la mostra.

E’ stato proposto anche un evento collaterale alla mostra durante il quale il vice sindaco di Desio Lucrezia Ricchiuti ha presentato la sua testimonianza di amministratrice in prima linea contro la criminalità organizzata. All’ incontro dal titolo ““L’ infiltrazione della criminalità organizzata nelle regioni del Nord”.

Interessante anche la partecipazione  , in veste di co-relatore, del sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne che , di fronte ad un buon pubblico e ad alcuni amministratori locali ha raccontato la sua esperienza nella città canavesana ed i motivi che hanno convinto l’ amministrazione di Volpiano a costituirsi Parte Civile nel Processo Minotauro.

Il percorso della mostra prosegue nei prossimi giorni facendo tappa a Biella.

 

Il Vice Sindaco di Desio Letizia RICCHIUTI a Cuorgnè per parlare di Infiltrazioni Mafiose al Nord

Il Presidio “Luigi Ioculano” di Cuorgnè è lieto di  invitarVi all’incontro, con il Vice-Sindaco di Desio Lucrezia Ricchiuti, organizzato, dal nostro Presidio, nell’ambito della mostra “Donne & Mafia” allestita a Cuorgné.

L’ incontro dal titolo ““L’ infiltrazione della criminalità organizzata nelle regioni del Nord” avrà luogo a Cuorgnè questa sera

Venerdi 1 Febbraio alle ore 21.00 presso la ex chiesa della SS. Trinità, in Via Milite Ignoto

Il tema della serata è incentrato sulla testimonianza della Dott.ssa Ricchiuti in veste di amministratore e vice-sindaco di Desio. un incontro aperto al pubblico, ma rivolto anche agli amministratori / sindaci dei vari comuni canavesani, nella speranza che possa divenire una sorta di confronto tra amministratori, su un tema di scottante attualità.
All’ incontro, oltre alla Dott.ssa Ricchiuti parteciperanno, come correlatori anche alcuni amministratori locali.

Sperando di avervi ospiti a questo importante evento di venerdi 1 Febbraio, vi inviamo in allegato la locandina che pubblicizza l’ evento, vi ringraziamo in anticipo per il giusto risalto che, ne siamo certi, vorrete dare alla serata e, rimanendo a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione, cogliamo l’ occasione per porgervi un cordiale saluto

Presidio LIBERA “Luigi Ioculano” di Cuorgnè

“Letizia Ricchiuti, 56 anni, sposata, due figli ed una laurea in scienze politiche. Per molti anni è stata consigliere di opposizione al Comune di Desio, durante i quali ha avuto il coraggio di denunciare quelle collusioni tra la ‘Ndrangheta e il potere politico e imprenditoriale che sono venute allo scoperto con l’ operazione “Infinito”scattata il 13 luglio 2010 e coordinata dalle Dda di Reggio Calabria e di Milano, e che ha portato all’arresto di oltre 300 persone, di cui 160 in Lombardia, dove sono state  individuate 16 “locali” di ‘ndrangheta.
Nel 2010, il consiglio comunale di Desio si è “autosciolto” per evitare un probabile commissariamento per infilitrazioni mafiose.
Dopo le elezioni del 2011 , Letizia Ricchiuti viene nominata Vice Sindaco della giunta di centro sinistra che vince le elezioni.
Da questa posizione continua, con una convinzione ancora maggiore, a perseguire la strada della legalità nelle pratiche amministrative e della lotta alla criminalità organizzata e al suo tentativo di infiltrazione nelle strutture della vita pubblica della cittadina brianzola”

Donne & Mafia

Il Presidio è felice di annunciarvi che la mostra itinerante “Donne e Mafie” sarà ospitata con il patrocinio della Città di Cuorgnè, presso il corridoio al primo piano del Palazzo Municipale di Cuorgnè.

“La mostra è il risultato di un impegnativo lavoro di ricerca storica, cui hanno partecipato varie associazioni in un rapporto di stretta collaborazione con l’ideatrice del progetto, Rita Margaira. Tra queste: il Comitato Resistenza Colle del Lys, le donne dell’Associazione per la pace Gruppo di Rivoli, con la supervisione di Anna Puglisi, fondatrice del “Centro di Documentazione Peppino Impastato” di Palermo e di Maria Josè Fava, responsabile di “Libera Piemonte”. Tra le principali fonti di ispirazione è il libro di Gabriella Ebano”Felicia e le sue sorelle”, una delle prime pubblicazioni di denuncia al femminile”.
 
L’ inaugurazione si terrà sabato 19 Gennaio 2013 alle ore 16.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Cuorgnè.
Vi aspettiamo numerosi!
 
La mostra sarà visitabile da Sabato 19 Gennaio a Sabato 9 Febbraio.
Dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 12, il sabato dalle 16 alle 19.
Visite guidate per gruppi o scuole disponibili su prenotazione.

La locandina della mostra