Sala consiliare del municipio di Rivarolo piena, martedì sera, per l’incontro organizzato dal presidio di Libera Luigi Ioculano con relatore Vittorio Mete, ricercatore di sociologia all’Università Magna Græcia di Catanzaro ed esperto di Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Mete ha fornito informazioni su alcuni casi e sulle conseguenze dei commissariamenti (come quello che c’è stato a Rivarolo), spiegando innanzitutto che “non si tratta di una misura punitiva, ma preventiva, per rimuovere le potenziali cause di infiltrazioni mafiose”. «Le infiltrazioni a livello locale esistono perché permettono a un gruppo di persone in cerca di potere di conquistare un pezzo di Stato per piegarlo a suo favore con la violenza o la corruzione – ha rimarcato Mete – . La commissione prefettizia deve rispondere a una domanda: l’amministrazione è stata condizionata o è condizionabile? Magari non ci sono reati, a volte bastano i comportamenti. Gli effetti poi sono diversi tra nord e sud dove, spesso, possono resistere i clientelismi che riportano al potere i vecchi amministratori, mentre a nord gli elettori possono cambiare le loro opinioni più facilmente». All’incontro ha partecipato il commissario di Rivarolo Massimo Marchesiello. Per Libera, Andrea Contratto ha introdotto il progetto della piattaforma di proposte da far sottoscrivere ai candidati alle elezioni amministrative, come avvenuto per Ivrea.
Articolo di Andrea Giambartolomei da “La Sentinella” del 18-10-2013