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Vent’anni di scioglimenti di comuni per mafia: quali le conseguenze sociali?

Sala consiliare del municipio di Rivarolo piena, martedì sera, per l’incontro organizzato dal presidio di Libera Luigi Ioculano con relatore Vittorio Mete, ricercatore di sociologia all’Università Magna Græcia di Catanzaro ed esperto di Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Mete ha fornito informazioni su alcuni casi e sulle conseguenze dei commissariamenti (come quello che c’è stato a Rivarolo), spiegando innanzitutto che “non si tratta di una misura punitiva, ma preventiva, per rimuovere le potenziali cause di infiltrazioni mafiose”. «Le infiltrazioni a livello locale esistono perché permettono a un gruppo di persone in cerca di potere di conquistare un pezzo di Stato per piegarlo a suo favore con la violenza o la corruzione – ha rimarcato Mete – . La commissione prefettizia deve rispondere a una domanda: l’amministrazione è stata condizionata o è condizionabile? Magari non ci sono reati, a volte bastano i comportamenti. Gli effetti poi sono diversi tra nord e sud dove, spesso, possono resistere i clientelismi che riportano al potere i vecchi amministratori, mentre a nord gli elettori possono cambiare le loro opinioni più facilmente». All’incontro ha partecipato il commissario di Rivarolo Massimo Marchesiello. Per Libera, Andrea Contratto ha introdotto il progetto della piattaforma di proposte da far sottoscrivere ai candidati alle elezioni amministrative, come avvenuto per Ivrea.

Articolo di Andrea Giambartolomei da “La Sentinella” del 18-10-2013

LE FOTO DELL’EVENTO

L' ex sindaco di Rivarolo Canavese Fabrizio Bertot a Bruxelles ?

Il Presidio LIBERA “Luigi Ioculano” di Cuorgnè e Alto Canavese, nell’ apprendere del probabile, imminente, approdo dell’ ex sindaco di Rivarolo Canavese Fabrizio Bertot al Parlamento Europeo di Strasburgo, esprime tutta la sua perplessità e preoccupazione

 

Se è vero infatti, che l’ ex sindaco di Rivarolo non risulta, al momento, indagato in alcun procedimento giudiziario è altresì cosa nota che lo stesso è stato alla guida, dall’ Aprile 2008,  di un consiglio comunale sciolto il 25 Maggio 2012  ai sensi dell’art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 con le seguenti motivazioni, riportate all’ inizio e alla fine del decreto di scioglimento  : “Il comune di Rivarolo Canavese (Torino), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 13 e 14 aprile 2008, presenta forme d’ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione, il buon andamento e il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Le vicende analiticamente esaminate e dettagliatamente riferite nella relazione del prefetto hanno rivelato una serie di condizionamenti nell’amministrazione comunale di Rivarolo Canavese che, disattendendo ogni principio di buon andamento, imparzialità e trasparenza, hanno compromesso il regolare funzionamento dei servizi con grave pregiudizio degli interessi della collettività.”

Ricordiamo inoltre che Il segretario generale dello stesso consiglio comunale risulta   imputato ( a seguito delle indagini che hanno portato all’ Operazione Minotauro ) per il reato di voto di scambio politico mafioso, proprio a favore dell’ ex sindaco di Rivarolo Canavese e proprio in occasione delle elezioni al Parlamento Europeo , di cui lo stesso potrebbe entrare a far parte nei prossimi giorni.

 

Riteniamo quindi che sia più opportuno che lo stesso ex sindaco attenda le conclusioni del Processo Minotauro, per conoscere la verità su quanto è successo; quella verità che,  lui per primo, dovrebbe avere necessità di sapere quanto prima e, soprattutto, prima di intraprendere qualsiasi nuova attività politica e di rappresentanza del territorio.

Quella verità che , assieme ad una opportuna fase di riflessione e di  valutazione dei fatti accaduti , ci auguriamo possa permettere all’ ex sindaco di Rivarolo Canavese di non incorrere più negli incontri sbagliati del passato

Il Presidio LIBERA “Luigi Ioculano” di Cuorgnè e Alto Canavese,  data l’ importanza delle decisioni che vengono prese all’ interno del Consiglio Europeo, anche in ordine al finanziamento di opere importanti nei territori per il quale Fabrizio Bertot si è candidato , chiede all’ ex sindaco di Rivarolo Canavese di non accettare l’ incarico di parlamentare europeo.

Il Presidio LIBERA “Luigi Ioculano”, a seguito delle considerazioni indicate precedentemente, comunica che rimarrà vigile affinchè , anche in quest’ occasione,  non vengano meno i requisiti di legalità e di trasparenza che sono elementi indispensabili di una convivenza civile, riservandosi di intraprendere tutte le attività di sensibilizzazione necessarie nel caso in cui questo non avvenga.