Vi raccontiamo la prima udienza del maxi processo MINOTAURO …

Si è svolta questa mattina nell’ aula bunker del carcere delle Vallette a Torino la prima udienza del maxi – Processo Minotauro. Davanti ad un collegio giudicante completamente al femminile si sono presentati i 75 imputati che hanno deciso di essere giudicati con il rito ordinario. Nei giorni scorsi erano stati condannati altri 58 imputati che, invece, avevano optato per il rito abbreviato.

( foto www.lastampa.it )

In aula era presente il Procuratore capo Giancarlo Caselli, mentre tra il pubblico, oltre alla massiccia presenza di parenti degli imputati, spiccavano le presenze del testimone di giustizia Pino Masciari e di una nutrita rappresentanza dell’ associazione LIBERA tra cui una delegazione del nostro Presidio.

Gli imputati in stato di detenzione erano raccolti in appositi spazi ai due lati dell’ aula , separati dal resto delle persone da grandi vetrate controllate dalle guardie carcerarie. Gli imputati a piede libero o agli arresti domiciliari erano, invece, in aula assieme ai loro avvocati difensori.

A domanda del giudice, tutti gli imputati chiedono di non essere ripresi dai giornalisti, analoga richiesta viene effettuata da parte del pubblico.

Dopo aver verificato nominalmente le presenze di imputati ( presente in aula il segretario generale del Comune di Rivarolo Canavese Antonino Battaglia difeso dall’ Avv. Papotti, assente l’ ex sindaco di Leinì Nevio Coral ) ed avvocati difensori ( pochi quelli del foro di Torino e Ivrea , molti quelli del foro di Reggio Calabria, Locri, Catanzaro e Roma ) ed aver dichiarato giudicati in contumacia gli imputati assenti , i giudici hanno invitato coloro che volevano costituirsi parte civile a presentare la richiesta. Oltre alla Regione Piemonte e alla Provincia di Torino hanno presentato richiesta di costituzione di parte civile i comuni di Torino, Leinì, Volpiano,  Moncalieri, Chivasso ( tutti i grossi comuni interessati dall’ operazione tranne Cuorgnè, ahimè ) e l’ Associazione LIBERA; gli avvocati di questi enti locali ed associazioni hanno motivato ampiamente la loro richiesta.

E’ stata poi la volta degli avvocati difensori degli imputati che, dopo aver chiesto 20 minuti di sospensione per verificare le richieste di costtiuzione di parte civile, hanno presentato le loro eccezioni e chiesto , a diverso titolo, e con motivazioni diverse che quasi tutte le richieste venissero rigettate.

Di tenore opposto l’ intervento del pool di magistrati della Procura coordinati dal procuratore aggiunto Sandro Ausiello che ritenendo infondate le contestazioni invitavano il giudice ad accettare le richieste di parte civile.

Prima di proseguire nell’ udienza il giudice ha chiesto agli avvocati difensori se ci fossero delle eccezioni preliminari al corretto svolgimento del processo; buona parte degli avvocati difensori ha chiesto, motivando la richiesta, che venga dichiarata l’ incompatibilità territoriale, chiedendo lo spostamento a Reggio Calabria.

Per alcuni imputati legati alla “bastarda” con sede a Salassa, gli avvocati chiedono il trasferimento del procedimento al Tribunale di Ivrea o , in subordine, al Tribunale di Calabria. Un avvocato chiede che il procedimento venga trattato presso la Corte d’ Assise di Torino ed un altro chiede che venga annullato perché non sono state tradotte tutte le intercettazioni.

A questo punto i magistrati della Procura chiedono 30 minuti di interruzione per poter meglio argomentare le risposte alle eccezioni espresse dagli avvocati della difesa.

Al rientro i PM  presentano le loro controdeduzioni e la parola passa nuovamente ai giudici.

Viene deciso di rinviare l’ udienza al 26 Ottobre alle ore 9,15, in quella data il collegio giudicante deciderà su tutte le eccezioni presentate dagli avvocati difensori e in caso di rigetto di queste con conseguente conferma di Torino come sede del Processo, verrà definito il calendario delle udienze successive, al momento vengono comunicate solamente le date del 29 Ottobre ( inizio vero e proprio del dibattimento ) e del 2 di Novembre.

L’ udienza viene rinviata al 26 di Ottobre

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